nuovo ospedale | Ragusa | Italia
AMPLIAMENTO DELL’OSPEDALE “GIOVANNI PAOLO II” DI RAGUSA
Anno: 2022
Oggetto: concorso di progettazione
Ente banditore: regione Siciliana – Assessorato alla Sanità – A.S.L. di Ragusa
Il disciplinare prescriveva l’ampliamento dell’ospedale di Ragusa “Giovanni Paolo II°” verso sud e in continuità con la struttura ospedaliera esistente, un edificio costituito da tre corpi di fabbrica intersecantisi a formare una doppia “T” orientata in senso longitudinale lungo un asse est-ovest.
Il progetto di ampliamento propone uno schema a “C” che, continuando i due bracci dell’edificio esistente che si sviluppano verso sud, chiuda lo schema andando a formare una grande corte centrale, spazio aperto e pubblico che diventa elemento di connessione tra la vecchia e la nuova struttura. Al centro di tale grande corte una torre di servizio ospita i collegamenti verticali principali e gli spazi di attesa e smistamento; da qui un sistema di percorsi volanti a “T” collega la torre di accesso alle due ali est e ovest del nuovo edifico e al corpo centrale del vecchio edificio. Il piano terra del nuovo corpo di fabbrica, completamente vetrato e rientrato rispetto al perimetro del livello superiore, è totalmente permeabile sul lato sud, dove mette in diretto collegamento la corte centrale con il parco urbano. Da questo accesso prioritario, collegato con il parco cittadino e con l’area di parcheggio, si fluisce, attraverso la corte, fino alla struttura preesistente e, attraverso il piano terra di questa, adibito prevalentemente ad atrio-accoglienza-amministrazione, alla grande area di arrivo e di sosta pota a nord dell’intero complesso, secondo una sequenza continua e lineare di percorso da nord a sud. Le facciate del nuovo corpo di fabbrica esposte a sud, est e ovest, sono schermate da elementi in legno di varia dimensione e orientamento, posti in maniera tale da simulare un moto ondoso. La copertura, accessibile anche dall’esterno attraverso risalite a carattere pubblico poste in corrispondenza della corte centrale a sud, è adibito a giardino terapeutico, a disposizione sia dei pazienti e sia dei visitatori occasionali del complesso, secondo una logica di interazione tra la struttura ospedaliera e il contesto in cui essa si pone.