Casa di Comunità di Salò
CASA DI COMUNITA’
Anno: 2024 – in corso
Nuova costruzione
Committente:
A.S.S.T. GARDA
– Lungomella Valsecchi – Desenzano del Garda
La nuova Casa di Comunità di Salò è un’opera strategica che rappresenterà un importante polo sociosanitario per la città di Salò e per l’intera area territoriale limitrofa |
sulla base di un precedente impianto volumetrico sviluppato da altri progettisti e parzialmente approvato, il nostro studio ha curato il progetto preliminare e definitivo del nuovo edificio, delineandone la morfologia e tipologia architettonica | l’edificio si sviluppa su due principali piani fuori terra, più un terzo livello parziale posto all’interno di un volume più piccolo a nord | Obbiettivo del progetto, che si pone all’interno di un’area paesaggistica protetta e di notevole pregio, è stato quello di configurare un edificio che si cali all’interno del contesto stesso in maniera armonica e poco invasiva | sono stati presi in considerazione gli elementi chiave presenti nel contesto, i quali sono stati individuati nei seguenti fattori:
- La storica Cascina Valene, tipico esempio di cascina rurale il cui nucleo antico risale al ‘500, posta a ovest dell’area di intervento e prospiciente la facciata principale del futuro edificio
- Il verde e i tetti a falda di colore rosso, che dall’alto caratterizzano il paesaggio
La sagoma dell’edificio richiama, sia pur in chiave moderna, la silouette di facciata tipica della cascina lombarda, configurando un ampio tetto a doppia falda con estradosso tendente al rosso il quale, assieme alla vasta are verde posta a copertura del corpo di fabbrica principale, fa sì che l’edificio si innesti all’interno del contesto paesaggistico senza che la sua presenza spicchi rispetto all’esistente, ma restituendo piuttosto, se visto dall’alto, la sensazione di una preesistenza come le altre | Le facciate ovest, sud e nord, che sono quelle più visibili e che si aprono sul territorio e sulla strada provinciale che costeggia l’area, presentano, a livello inferiore, un basamento pieno, rivestito in petra locale e caratterizzato da bucature trombate, e a livello superiore (più in vista) una teoria di facciate vetrate schermate verso l’esterno da una cortina frangisole in elementi in WPC che richiamano l’effetto del legno pur eliminandone le criticità legate alla manutenzione e alla durata | tale cortina si presenta più fitta al livello del primo piano, diradandosi leggermente a livello del secondo, denunciando così la natura delle funzioni interne, più private e legate all’aspetto sanitario le prime, più pubbliche e potenzialmente aperte alla cittadinanza le seconde |
L’intero organismo è improntato ai dettami dell’Universal Design, configurando spazi e percorsi chiari e accessibili a chiunque | le scelte tipologiche e materiche sono improntate alla configurazione di un edificio altamente sostenibile | la struttura è basata sull’utilizzo di elementi in X-Lam |
il versante est dell’edificio si affaccia sul retro dell’area, di fronte a un’area boschiva protetta che si sviluppa verso est con un declivio | grande attenzione è stata posta agli spazi verdi esterni, elemento di coesione del costruito con l’ambiente circostante | l’edificio è servito da un piano interrato che ospita i parcheggi pertinenziali | il progetto ha trovato completa approvazione da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Bergamo e Brescia – SABAP – che ha profuso particolare interesse e attenzione di tale opera, vista la sua collocazione e la sua importanza strategica per il futuro sviluppo dell’area | l’opera, finanziata con fondi P.N.R.R., è attualmente in fase di cantierizzazione e se ne prevede il completamento entro il 2026